I GIARDINI

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Il parco – che si estende su una superficie di 87.000 mq – fu progettato tra il 1911 e il 1916 dall’architetto torinese Antonio Vandone di Cortemiglia con l’aiuto di un architetto inglese. Nel 1927 venne ridisegnato e rinnovato dallo studio Adam & Co. di Parigi.




Nel corso degli anni il parco venne ulteriormente modificato, ma è possibile percepire ancora oggi la sua bellezza originaria: costituiscono difatti elementi di decoro il gazebo in pietra e ferro battuto posto nella sezione orientale, le grandi fontane, le statue neoclassiche ed altri ornamenti in pietra.

Nella zona a nord del parco, semicoperta dai rovi, sorge la tomba dei cani, un memoriale dedicato ai fedeli amici a quattro zampe.


Nati dall’esigenza di attribuire particolare importanza ed evidenza alla Villa, i giardini sono caratterizzati da alcuni elementi caratteristici:

Il giardino all’italiana di forma regolare, composto da sentieri, aree di passeggio e di incontro nella parte sud-orientale con il grande prato rettangolare che permette di godere di una bellissima vista della facciata principale della Villa. 

La sezione orientale, considerata la più importante, destinata all’accoglienza degli ospiti con il passo delle carrozze e delimitata da un sobrio teatrino all’aperto, la cui capacità scenografica è di indubbio interesse.

Il giardino a pianta quadrata con una fontana, collocato nell’angolo sud-orientale e che rappresenta l’unione tra le due zone sopra indicate.


Tra la facciata a monte e la ferrovia si colloca un vasto prato a piano irregolare, che si discosta dal rigoroso e geometrico giardino a sud.

Qui la vegetazione è composta perlopiù da conifere raggruppate in zone disomogenee che ospitano tigli, cedri deodara, cedri del Libano, abeti magnolie e faggi, a cui si aggiungono specie orientali provenienti dall’India. 



All’interno del parco si trovano anche le serre, gli edifici della portineria , delle scuderie e della casa dei giardinieri con la bella torre dell’acquedotto.

A dividere l’edificio principale dalle dipendenze vi sono le aree boschive, che creano un vero e proprio confine tra i diversi settori della proprietà.